Sant’Agata dei Goti

Sant’Agata dei Goti

Ai confini della provincia di Benevento (a circa 40 km dal capoluogo) sorge Sant'Agata de' Goti, città bandiera arancione del Touring Club Italiano. Dal novembre del 2012,  Sant'Agata de' Goti fa parte del circuito dei I borghi più belli d'Italia. La cittadella storica si erge su una propaggine tufacea tra il Martorano e il Riello, due affluenti del fiume Isclero, che formano uno spettacolare incrocio di profondissimi valloni. L'intera città si sviluppa alle falde del monte Taburno (1394 m), delle cui sorgenti si alimenta l'acquedotto carolino, architettato da Luigi Vanvitelli, che, prima di giungere alle fontane della Reggia di Caserta, attraversa tutto il territorio comunale.

Il nome del centro sannita, Sant'Agata de' Goti, così come oggi noi lo conosciamo, si forma in due differenti periodi storici. Fu nel corso del VI secolo infatti che la città fu intitolata alla santa catanese (Sant’Agata). Si deve invece alla presenza in città della famiglia francese dei De Goth (la stessa di Papa Clemente V), alla quale Roberto d'Angiò concesse il feudo di Sant'Agata nel 1300, il "de' Goti". È infatti solo durante il XIV secolo che il toponimo, così come lo conosciamo oggi, compare per la prima volta in uno scritto ufficiale. Un'altra tesi, invece, attribuisce il "de' Goti" al passaggio dei Goti in questi territori nel corso del VI secolo.

Il centro storico di Sant'Agata de' Goti, tra vicoli lastricati e antichi palazzi nobiliari, è considerato tra i più belli d’Italia (Wikipedia).